Attacchi informatici

L’esperto: “Il punto debole è l’uomo, a volte basta un clic"

Sempre più cyberattacchi nel mondo, in “crescita esponenziale” e ormai in mano a veri e propri gruppi organizzati.

Non esiste più dunque la figura dell’hacker “che vive da solo nel sottoscala e prova ad entrare nei sistemi”: al suo posto c’è un vero e proprio mercato, con tanto di ‘customer service’, che entra nei server delle aziende per rubarne i dati e rivenderli alla concorrenza o ridarli ai diretti interessati in cambio di un riscatto. E in Italia? Seppur con un “grado di consapevolezza variegato”, il mondo delle imprese si sta attrezzando per essere sempre più protetto in caso di attacco. Ma è “l’uomo il vero anello debole della catena”.

È questo il quadro tracciato da Mario Moroni, consigliere Aused e direttore dei Sistemi informativi di Federchimica e Certiquality, che nel corso di un’intervista all’agenzia Dire racconta il mondo dei cyberattacchi, come difendersi e i piccoli accorgimenti da adottare che possono salvare intere aziende.

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